La precedente comunicazione sul tema Scuola estiva ha avuto come conseguenza un numero notevole di quesiti indirizzati a me; quesiti a cui purtroppo non so rispondere perché mi sono limitata a postare il messaggio segnalato dalla prof.ssa Robutti, ma non sono né tra gli organizzatori né tra i partecipanti alla stessa. Anche la prof.ssa Robutti per altro sa rispondere solo parzialmente ai quesiti, pertanto si è rivolta direttamente alla "fonte", ovvero al prof. Pietro Di Martino che si dichiara disponibile a rispondere ad eventuali richieste di chiarimento. L'indirizzo è pietro.di.martino@unipi.it
Intanto ha cortesemente precisato alcune cose:
1- le iscrizioni sono state prolungate fino al 15 giugno visto che sono avanzati dei posti (indicativamente: una ventina di primaria, uno di secondaria di primo grado, una quindicina di secondaria di secondo grado);
2- L'iscrizione alla scuola estiva è gratuita. La caparra è stata messa:
a) per evitare che le persone prendessero posti "senza impegno" (in altre occasioni si sono chiuse iscrizioni a manifestazioni per poi avere un 30% di rinunce all'ultimo. Con la caparra le rinunce sono pochissime);
b) perché la scuola estiva è pensata come qualcosa di residenziale. Abbiamo permesso la partecipazione anche a chi - per esigenze familiari ed economiche - ha la possibilità e decide di non pernottare, ma almeno i pranzi in qualche modo sono pensati come momenti in comune.
Se un iscritto si fa 4 pasti ha già coperto i 50 euro dati come caparra (anzi dovrà integrare probabilmente 2 euro).
Riassumendo potremmo dire dunque che:
a) come scritto da diverse parti la scuola, spese di vitto e alloggio escluse, è completamente gratuita (l'UMI non solo non prende nulla, ma copre i costi degli esperti);
b) le spese minime di vitto e alloggio sono di 50 euro qualsiasi siano le sistemazioni (questo per i punti a) e b) sopra, che sono stati scelte esplicite della CIIM).
Per tutte le altre questioni ha segnalato che risponderà, anche se dal 4 al 12 giugno non troppo celermente perché non in sede.
Un saluto a tutti
Ada Sargenti