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luce e raggi

Re: luce e raggi

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quarta attività

le considerazioni conclusive collettive sono state le seguenti

Considerazioni collettive

Registrazione delle osservazioni emerse durante la discussione

I bambini vengono invitati a riflettere sulle componenti che rendono possibile la visione degli oggetti: dicono che ci deve essere la sorgente luminosa da cui arriva la luce, il nostro occhio e un oggetto che riceve i raggi e li rimanda al nostro occhio. Quando noi non vediamo non è che i raggi di luce non ci siano, ma semplicemente colpiscono l’oggetto e rimandano la luce da altre parti e non al nostro occhio. Essendoci più oggetti, i raggi che si diffondono e rimbalzano sono molteplici, per cui abbiamo la sensazione di essere immersi nella luce.

Nell’esperimento dei cartoncini col buco Federico dice che ha notato che i raggi luminosi vengono fermati quando battono contro il cartoncino che funge da schermo o quando sposto il secondo cartoncino. Su sollecitazione dell’insegnante i bambini arrivano poi a capire che i raggi luminosi non si fermano sul cartoncino, ma, invece di proseguire diritti, rimbalzano da altre parti.

L’esperimento con lo schermo di cartone ha aiutato i bambini a capire che la luce si muove in linea retta, perché lo spago rappresenta il raggio di luce e doveva essere ben teso e diritto per consentirci la visione dell’oggetto.

Ilaria pone la domanda sulla proprietà dei vetri e delle tapparelle rispetto a far passare o meno la luce; Luca e Valter le rispondono che gli oggetti trasparenti fanno passare la luce attraverso di essi, mentre gli oggetti opachi (termine detto da Valter) la rimandano in giro.

I bambini arrivano poi a capire che l’intensità della fonte luminosa (es. sole) è maggiore di quella  dei raggi  diffusi dai vari oggetti, che risultano più deboli.

Si avverte la necessità che il raggio di luce colpisca l’oggetto senza trovare ostacoli, per poter arrivare al nostro occhio. Se c’è assenza di luce dall’oggetto non partono raggi e i miei occhi non lo percepiscono (esperimento della serratura al buio); ci deve sempre essere una fonte luminosa che colpisca gli oggetti, in modo che questi possano diffondere dei raggi di luce.

Emergono da queste considerazioni alcuni importanti concetti:

1) sorgente primaria, che emette direttamente la luce (sole, lampadina, torcia, fuoco, candela,fiammifero…

2)sorgenti secondarie, cioè tutti gli oggetti, che, colpiti dalla luce la diffondono;

3)raggio diretto, che arriva dalla sorgente primaria e va a colpire la sorgente secondaria;

4)raggio diffuso, che viene rimbalzato dalla sorgente secondaria;