Forum di discussione sui temi del progetto

luce e raggi

luce e raggi

di Utente eliminato -
Numero di risposte: 5

ho avviato l'attività in classe con il brainstorming su luce e buio. durante la discussione in classe un b. ha subito detto che sul libro del fratello c'è scritto che il sole non ha i raggi e molti lo hanno seguito nel ragionamento dicendo che se la luce si propagazze attraverso i raggi ci sarebbero fette di spezio illuninate e altre al buio, invece la luce è dappertutto. quali attività posso proporre per lavorare sul concetto di diffusione della luce?

Vi mando la documentazione dell'attività

Consegna

Cosa vi viene in mente quando sentite la parola luce e quando sentite la parola buio? Scrivetelo su due cartellini, giallo per luce e azzurro per buio.

 

Modalità operativa

Gli alunni scrivono individualmente cosa pensano su due cartellini di colori diversi e poi li incollano su due cartelloni, precisando il senso delle cose che hanno scritto.

 

Registrazione delle osservazioni più significative colte durante la condivisione dei contenuti dei cartellini

 

E’ diffusa nei bambini la convinzione esatta che la luce produca anche calore e quindi sia una forma di energia. In assenza invece di luce non si può vedere e sussiste l’idea di freddo e, talvolta, si associa al buio l’emozione della paura. Alla domanda : “Perché nel buio non vedi?” la risposta data da un bambino è stata: “Perché i miei occhi non vedono…”. Esiste cioè nei bambini l’idea che sia il loro occhio unicamente a distinguere il contorno degli oggetti. Il buio nasconde le cose, non fa vedere niente. E’ assenza di luce. E’ notte e sera. Provoca sensazioni spiacevoli e non piace. I colori del buio sono nero, scuro e blu.

E’ inoltre abbastanza chiara nella loro mente la distinzione tra fonti luminose naturali o artificiali, pur se non ne danno una netta distinzione in termini scientifici.

La discussione si sposta sul sole pensando anche a come viene disegnato e salta fuori l’idea dei raggi solari, però c’è l’impossibilità di guardarlo perché è accecante; talvolta le nuvole però “catturano” la luce e poi rimandano i raggi, così noi li vediamo (12 b. su 25 hanno la concezione di luce come raggio). Anche uno specchio cattura la luce e la rimanda, così come mi rimanda la mia immagine, a differenza del vetro di una finestra, che la rimanda di meno. Tuttavia alcuni bambini sono ancora convinti che la luce sia diffusa e non sono del tutto convinti dell’esistenza dei raggi. Anche l’acqua può assorbire e rimandare i raggi. Dallo spazio gli extraterrestri ci vedono perché noi abbiamo la luce elettrica, mentre gli altri pianeti sono al buio!(Lorenzo)

Diffusi i bigliettini che parlano di energia alternativa (en. Solare).

Il buio è inteso come mancanza di luce. Tanti hanno scritto “notte”.

La luna è l’unica fonte di luce nel buio. Compare anche il fulmine come fonte luminosa.

La luce è “scintillante”, cioè sembra produrre scintille.

Alle volte si vede la polvere dalle finestre: questa ci permette di vedere dei pezzetti di raggio che colpiscono la polvere (Ilaria).

Con il buio le varie attività del giorno si fermano.

La luce piace ai b. perché rimanda a sensazioni positive.

In riposta a Utente eliminato

Re: luce e raggi

di Giuseppina Rinaudo -

L'intervento di Tiziana mi sembra molto interessante; una domanda: in che classe è stata proposta l'attività? Suggerirei a Tiziana di provare alcune attività che possono dare informazioni diverse, me ne vengono in mente alcune, ma forse ne avete altre migliori:

  • attività tipo "acchiapparaggi", che c'è sul nostro testo per maestri, facendo però attenzione a non dare suggerimenti sull'interpretazione per cogliere le idee spontanee dei bambini su che cosa effettivamente viene incanalato nel tubo;
  • attività con una grossa lente convergente messa al sole, facendo provare ai bambini la messa a fuoco su un foglio di carta o su uno schermo piano; non abbiamo una scheda pronta, ma se serve la possiamo preparare; anche qui, non dare spiegazioni introduttive, aspettare che cosa dicono i bambini;
  • attività con una torcia elettrica un po' potente che produca un fascio ben collimato, fatta al buio o almeno in penombra: in questo caso si lavora sul concetto di "buio", in cui penetra il fascio di luce, più che sulla luce emessa dalla torcia;
  • ci sono poi tutte le attività sulle ombre, suggerite in molti testi e anche da noi; in questo caso, l'attenzione andrebbe rivolta, oltre che al fatto che l'ombra è prodotta da un ostacolo che intercetta la luce, anche sul fatto che l'ombra scompare quando si entra in classe o si va all'ombra di un altro oggetto, per vedere come i bambini modellizzano i raggi di luce. 

Di tutte, l'attività con la lente si presta a un passaggio facile a considerazioni sull'energia, perché in questo caso l'energia portata dalla luce si percepisce facilmente.

Sarebbe anche interessante avere le risposte dei bambini di altre classi allo stesso brainstorming su luce e buio.

In riposta a Giuseppina Rinaudo

Re: luce e raggi

di Utente eliminato -

vi mando i file con la documentazione delle attività successive svolte in classe.

Terzo Circolo Didattico di Carmagnola

Plesso San Bernardo

Classe 5a A

Ins. Allione Tiziana – Baudo Elena

 

Luce e raggi

 

11 dicembre 2009

3a attività – il moto rettilineo

 

Obiettivo dell’attività

La propagazione della luce: il moto rettilineo

 

Consegne

 

1) Percorso obbligato della luce di una torcia

Materiale: una torcia, tre cartoncini

Procedimento: fare due buchi nello stesso punti, in due dei tre cartoncini, il terzo utilizzarlo come schermo. Poggiare i tre cartoncini su un piano, in modo che i due buchi siano allineati, direzionare il fascio della torcia all’interno dei buchi e constatare il percorso del raggio che raggiunge il terzo cartoncino. Spostare uno dei due cartoncini con il buco e constatare che il raggio non riesce più a raggiungere il terzo, perché è in grado di procedere solo in linea retta.

2) L’acchiapparaggi

Preparare un tubo di cartone arrotolando un cartoncino, puntarlo verso il sole o verso una pila e orientare il tubo fino a quando si riesce a vedere lo spot luminoso.

Utilizzando due acchiapparaggi si può osservare che i raggi sono paralleli, se la fonte luminosa è il sole, in quanto assimilabile, per distanza dalla Terra, ad una sorgente puntiforme, divergenti, se la fonte è la pila, in quanto sorgente estesa.

3) Linea retta

Attaccare l’estremità di un cordino ad un oggetto posto al di là di un ostacolo frapposto fra l’osservatore e l’oggetto da osservare. L’osservatore tiene in mano, all’altezza degli occhi, l’altro capo del cordino. L’osservatore deve spostarsi fino a che riuscirà a vedere l’oggetto. A quel punto il cordino si disporrà lungo una linea retta.

4) Ancora la linea retta

Osservare con un tubo flessibile una torcia accesa ad una estremità del tubo stesso.  Constatare in quale posizione si deve trovare il tubo affinché la luce della torcia sia visibile guardando attraverso il tubo. Rilevare che la luce è visibile solo quando il tubo è tenuto teso, conferma che la luce si sposta in linea retta.

 

Modalità operativa

Gli alunni lavorano divisi in quattro gruppi e svolgono le consegne proposte registrando sul quaderno i risultati delle loro osservazioni.

Nella lezione successiva la discussione serve a fissare le conclusioni corrette e ad argomentarle con il supporto dei dati osservati.

 

rimango un pò perplessa, tra le altre cose, a spiegarmi come le rappresentazioni iconiche degli esperimenti siano poco coerenti con le parti verbalizzate dello stesso. non so se si tratta solo di un problema di natura prassica o di resa grafica del concetto... Ad esempio scrivono linee rette e disegnano linee spezzate. continuano a mancare traiettorie e sono totalmente assenti i versi. penso che ripartirò facendo rifare i disegni in modo da evidenziare gli elementi in gioco e le loro reciproche relazioni

In riposta a Utente eliminato

Re: luce e raggi

di Utente eliminato -

quarta attività

le considerazioni conclusive collettive sono state le seguenti

Considerazioni collettive

Registrazione delle osservazioni emerse durante la discussione

I bambini vengono invitati a riflettere sulle componenti che rendono possibile la visione degli oggetti: dicono che ci deve essere la sorgente luminosa da cui arriva la luce, il nostro occhio e un oggetto che riceve i raggi e li rimanda al nostro occhio. Quando noi non vediamo non è che i raggi di luce non ci siano, ma semplicemente colpiscono l’oggetto e rimandano la luce da altre parti e non al nostro occhio. Essendoci più oggetti, i raggi che si diffondono e rimbalzano sono molteplici, per cui abbiamo la sensazione di essere immersi nella luce.

Nell’esperimento dei cartoncini col buco Federico dice che ha notato che i raggi luminosi vengono fermati quando battono contro il cartoncino che funge da schermo o quando sposto il secondo cartoncino. Su sollecitazione dell’insegnante i bambini arrivano poi a capire che i raggi luminosi non si fermano sul cartoncino, ma, invece di proseguire diritti, rimbalzano da altre parti.

L’esperimento con lo schermo di cartone ha aiutato i bambini a capire che la luce si muove in linea retta, perché lo spago rappresenta il raggio di luce e doveva essere ben teso e diritto per consentirci la visione dell’oggetto.

Ilaria pone la domanda sulla proprietà dei vetri e delle tapparelle rispetto a far passare o meno la luce; Luca e Valter le rispondono che gli oggetti trasparenti fanno passare la luce attraverso di essi, mentre gli oggetti opachi (termine detto da Valter) la rimandano in giro.

I bambini arrivano poi a capire che l’intensità della fonte luminosa (es. sole) è maggiore di quella  dei raggi  diffusi dai vari oggetti, che risultano più deboli.

Si avverte la necessità che il raggio di luce colpisca l’oggetto senza trovare ostacoli, per poter arrivare al nostro occhio. Se c’è assenza di luce dall’oggetto non partono raggi e i miei occhi non lo percepiscono (esperimento della serratura al buio); ci deve sempre essere una fonte luminosa che colpisca gli oggetti, in modo che questi possano diffondere dei raggi di luce.

Emergono da queste considerazioni alcuni importanti concetti:

1) sorgente primaria, che emette direttamente la luce (sole, lampadina, torcia, fuoco, candela,fiammifero…

2)sorgenti secondarie, cioè tutti gli oggetti, che, colpiti dalla luce la diffondono;

3)raggio diretto, che arriva dalla sorgente primaria e va a colpire la sorgente secondaria;

4)raggio diffuso, che viene rimbalzato dalla sorgente secondaria;